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PERCHÉ LA PRODUZIONE DI LATTE È CRUDELE? 5 PRATICHE CRUDELI PER MUCCHE E VITELLI


Un nuovo video spiega cosa c’è di sbagliato nella produzione di latte, tra crudeltà inflitte alle mucche da latte e ai vitelli

La maggior parte delle persone ha familiarità con le “classiche” pubblicità del latte: mucche che pascolano liberamente con i loro piccoli in un verde prato. Questa è la storia che le pubblicità dell’industria ci raccontano da decenni, ma alcune storie sono solo questo: storie

La verità dietro la produzione di latte e altri prodotti caseari è molto diversa e te la spieghiamo con un video, mostrandoti alcuni degli abusi a cui le mucche e i loro vitelli sono sottoposti durante la loro vita. Pratiche che sono parte integrante della produzione lattiero-casearia e perfettamente legali nel nostro paese e non solo.


Solo in Italia, più di 2,6 milioni di mucche sono sfruttate per il loro latte ogni anno1. Animal Equality ha indagato oltre 140 allevamenti di mucche da latte in tutto il mondo – due in Italia – rivelando i segreti più oscuri dell’industria.

LE MUCCHE DA LATTE VENGONO UCCISE INCINTE

La macellazione delle mucche incinte è qualcosa di così scioccante che la maggior parte delle persone fatica a credere che sia permesso dalla legge italiana. Si stima che in Italia il 4,5% delle mucche vengano uccise ogni anno2 mentre portano in grembo i loro piccoli, ovvero quasi 130.000 mucche, un dato che supera la media europea. Molte di loro inoltre sono nell’ultima fase della gravidanza, il che significa che i loro vitelli possono soffrire durante e per alcuni minuti dopo la macellazione. 

Animal Equality ha documentato questa pratica spregevole in diversi macelli brasiliani. Anche se questo filmato è stato girato in un altro paese, il dolore e il terrore di questi animali è vissuto dalle mucche in tutto il mondo, anche in Italia.

Mucche da latte uccise incinte per produzione latte

L’UCCISIONE DEI VITELLI MASCHI NELL’INDUSTRIA DEL LATTE

I vitelli maschi non possono essere coinvolti nella produzione di latte e quindi sono considerati inutili dall’industria, per questo il loro destino è uno solo: il macello. Nel 2022 in Italia sono stati macellati 544.557 vitelli sotto gli 8 mesi (dati ISTAT).

Questo tragico destino è stato definito da molti come “lo sporco segreto dell’industria del latte” e a lungo criticato dalle organizzazioni di protezione degli animali, così come dai cittadini. Sia a livello internazionale che in Italia la sensibilità sul tema infatti è in costante aumento e il problema dello sfruttamento degli animali sempre più sentito.

vitello produzione latte

Anche noi di Animal Equality siamo stati testimoni di questa strage, questa volta negli allevamenti di bufale italiane dove, insieme ad altre organizzazioni, abbiamo documentato come spesso i cuccioli maschi di bufala venissero abbandonati a morire di fame e sete tra atroci sofferenze. Si stima che ogni anno vengano uccisi circa 70 mila bufalini3, la cui carne è ritenuta di scarso interesse economico. 

Solo una minima parte dei vitelli maschi, infatti, viene lasciata vivere, a scopo riproduttivo o per essere destinata al consumo di carne, ma in Italia si tratta di un numero insignificante. 

bufalini maschi produzione latte

DOVE VIVONO LE MUCCHE ALLEVATE PER LA PRODUZIONE DI LATTE?

Un verde pascolo: questa è un’immagine che spesso associamo alla produzione di latte, tuttavia la maggior parte delle mucche da latte vive in sistemi a pascolo zero. Significa che non vedono nemmeno un filo d’erba per tutta la loro vita. Nei casi più “fortunati” le mucche possono pascolare all’aperto per circa sei mesi all’anno, a seconda delle condizioni meteorologiche, ma anche in questo caso per il resto dell’anno sono confinate in capannoni senza accesso all’aria aperta.

Qui, questi animali socievoli e intelligenti non sono in grado di soddisfare i loro bisogni ed esprimere i loro comportamenti naturali, e finiscono per vivere una vita piena di sofferenza e frustrazione.

mucca da latte produzione latte

In un sistema “a pascolo zero” – il più diffuso – una mucca non può pascolare o stare all’aperto sull’erba. Viene alimentata con insilato – erba umida e fermentata – e una miscela ad alto concentrato di cereali, soia, farina di girasole e mais. 

Secondo la normativa4 le mucche che sono tenute costantemente legate all’interno degli allevamenti dovrebbero avere la possibilità di muoversi al di fuori della stalla “di quando in quando”. Di fatto rischiano di rimanere legate per molte ore di seguito in spazi ridotti senza potersi muovere. 

MALATTIE E INFEZIONI DELLE MUCCHE DA LATTE

Nei capannoni in cui sono costrette a vivere le mucche sono prigioniere di un ciclo estenuante di gravidanze, nascite e produzione di latte, ed è per questo che spesso sviluppano gravi malattie o disturbi fisici. Molte muoiono o vengono uccise a causa di queste malattie.

Alcuni dei problemi di salute più comuni che le mucche sviluppano sono l’inedia metabolica, la mastite e la zoppia. 

zoccoli mucca da latte

Affrontare un gravidanza e produrre quantità innaturali di latte è molto impegnativo per il corpo di una mucca. L’inedia metabolica avviene quando una mucca non può consumare abbastanza cibo per stare al passo con ciò che le viene richiesto fisicamente di fare e quindi deve attingere alle riserve del suo corpo. Quando le ossa e la spina dorsale sporgono dalla pelle è un chiaro segno di malnutrizione. 

Un’altra malattia comune derivante dalla mungitura continua è la mastite, un’infezione della mammella che provoca la secrezione di pus. Fino a un terzo delle mucche da latte soffrono di mastite. 

La mastite può essere trattata con antibiotici, tuttavia, questo farebbe sì che il latte sarebbe considerato inadatto al consumo umano, con conseguente perdita di profitto per l’industria. Per questo motivo, se la malattia non è stata diagnosticata o non minaccia imminentemente la vita della mucca, le mucche di alcuni stabilimenti vengono comunque munte. 

Quando hanno infezioni come la mastite, le mucche producono pus, che contiene globuli bianchi e che può colare nel loro latte. 

produzione latte mucche sfrutatte

A causa delle condizioni innaturali in cui sono allevate le mucche – tra cui l’assenza di pascolo e la limitazione dei loro movimenti – spesso nel tempo diventano zoppe. Costringerle a stare in piedi per lunghi periodi di tempo su pavimenti duri con zoccoli trascurati e infetti, in condizioni di malnutrizione e di scarsa qualità generale delle strutture, fa sì che molte mucche risultino profondamente debilitate. 

Dopo 3 o 4 anni di sfruttamento in queste condizioni, le mucche da latte vengono considerate “improduttive” – perché sono esauste e la loro produzione di latte è diminuita – e non più redditizie per l’industria. A questo punto vengono mandate al macello e vendute per ottenere carne a buon mercato e prodotti in pelle. 

mucca macello dopo produzione latte
Macello, torture, Torino

La maggior parte delle mucche vengono stordite con un colpo di pistola. Una volta stordite, vengono appese a testa in giù per una gamba, sollevate su un trasportatore sopraelevato e spostate nella “zona di dissanguamento”. Qui le loro gole vengono tagliate e vengono lasciate a dissanguarsi. Se lo stordimento non viene eseguito in modo accurato, come purtroppo spesso accade nei macelli, questo può essere inefficace e alcune mucche vengono sgozzate quando sono ancora coscienti, tra terribili sofferenze.

LA SEPARAZIONE DI MUCCHE E VITELLI

Proprio come gli esseri umani e come tutti i mammiferi le mucche producono latte solo per i propri piccoli. Una volta che una mucca raggiunge i 15 mesi di età viene ingravidata artificialmente per la prima volta, per fare in modo che inizi la produzione di latte il prima possibile.

Il processo di inseminazione artificiale è il primo aspetto angosciante e grottesco, che vogliamo però descrivere senza nascondere la violenza di questo metodo: la mucca viene costretta in uno spazio ristretto in modo che stia ferma, dopo di che un operatore inserisce una pistola inseminatrice nella sua vagina per depositare lo sperma. 

mucca e vitello produzione latte

Una volta che la mucca rimane incinta, porta il cucciolo nel suo grembo per nove mesi prima di partorire. Proprio come noi. Dopo il parto inizia a produrre latte per il suo vitello appena nato – latte che il suo cucciolo berrebbe naturalmente durante i primi 10 mesi di vita. Tuttavia, negli allevamenti dell’industria lattiero-casearia – siano essi di piccole dimensioni, biologici certificati o intensivi – il latte che le mucche producono non sarà dato ai vitellini, ma sarà destinato al consumo umano. 

E così i vitelli vengono separati dalle loro madri: solitamente solo poche ore dopo il parto, il vitello viene portato via dalla propria mamma in modo che il latte possa essere destinato agli scaffali dei supermercati. 

La separazione tra mucche e vitelli è estremamente dolorosa sia per la madre che per il cucciolo. Durante molteplici indagini condotte da Animal Equality i nostri investigatori hanno potuto documentare mucche e i loro vitelli appena nati mentre si chiamavano disperatamente per ore o si cercavano invano. Queste scene possono essere descritte solo in modo: strazianti. 

vitelli produzione latte

Dopo essere state strappate alle loro madri, le vitelle destinate invece a essere usate per la produzione di latte e formaggi passano di solito le prime otto settimane della loro vita confinate da sole in gabbia, dove vengono alimentate a forza con un sostituto del latte. Vengono poi trasferite in alloggi di gruppo con altre giovani femmine in attesa di prendere il posto delle loro madri. Anche loro sono condannate a una vita di sfruttamento e sofferenza. 

DIETRO LA PRODUZIONE DI LATTE: UNA CRUDELTÀ CHE NON CONOSCE CONFINI

Animal Equality da anni si impegna a mostrare pubblicamente la realtà delle mucche che vengono sfruttate dall’industria del latte e della carne.

Il nostro team investigativo ha catturato immagini e filmati da tutto il mondo che mostrano come le spaventose condizioni di vita, l’estrema sofferenza e, a volte, l’abuso e l’abbandono deliberato a cui sono sottoposte le mucche sono scandalosamente simili in tutti i paesi

Quello che puoi fare tu, per evitare a mucche e vitelli queste sofferenze, è scegliere di lasciare la sofferenza di questi animali fuori dal tuo piatto: scegliendo un’alimentazione 100% vegetale scegli di non finanziare l’industria che sfrutta mucche e vitelli e di costruire per loro un futuro migliore.

Note:

1Statistiche del Sistema Informativo Veterinario, 2022; https://www.vetinfo.it/j6_statistiche/#/report-pbi/1

2Inchiesta in un macello Brasiliano, Animal Equality Brasile, 2021; https://animalequality.it/news/2021/06/01/nuove-immagini-shock-mucche-incinte-uccise-in-un-macello-brasiliano/

3Four Paws International, 2015; https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/E-8-2015-005880_IT.html

4Gazzetta Ufficiale sull’allevamento dei bovini; https://www.gazzettaufficiale.it/atto/regioni/caricaArticolo?art.progressivo=0&art.idArticolo=12&art.versione=1&art.codiceRedazionale=13R00370&art.dataPubblicazioneGazzetta=2013-09-07&art.idGruppo=3&art.idSottoArticolo=1


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