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NUOVA INVESTIGAZIONE! Galline costrette a vivere e morire in gabbia per produrre uova vendute dai maggiori supermercati inglesi

Marzo 20, 2018

Oggi rendiamo pubblica la nostra ultima investigazione realizzata in Inghilterra, un lavoro che rivela le estreme sofferenze a cui sono sottoposte le galline ovaiole allevate in un’azienda del Dorset (a sud-ovest di Londra) che rifornisce ‘Big & Fresh’, marchio di uova venduto nei maggiori supermercati britannici. 

 

 

Grazie all’utilizzo di telecamere nascoste, i nostri investigatori inglesi hanno potuto rivelare le violazioni che sono state commesse in contrasto con le leggi sul benessere animale e le condizioni delle galline allevate nei capannoni.  

 

 

Gli investigatori di Animal Equality hanno visitato la Walston Poultry Farm quattro volte tra gennaio e marzo 2018, e hanno scoperto: 

 

  • 80.000 galline in ciascun capannone, stipate in gabbie su file di sette piani
  • Molti animali quasi completamente spiumati, con la pelle arrossata e gravemente lesionata
  • Galline morte lasciate nelle gabbie in mezzo alle altre e, in alcuni casi, cannibalizzate
  • Animali con ferite evidenti causate dalle beccate degli altri compagni
  • Cadaveri di galline abbandonati lungo i corridoi vicino alle gabbie di quelle vive
  • Secchi con decine di animali morti lasciati nei capannoni per notti intere
  • Mancanza di controlli quotidiani, come invece previsto dalle normative

 

 

Nel sito visitato dai nostri investigatori, più di mezzo milione di volatili sono costretti a vivere in otto capannoni senza finestre, producendo 140 milioni di uova all’anno per il più grande fornitore britannico – Noble Foods – che opera sotto molteplici marchi, incluso Big & Fresh (uova da galline in gabbia) e il marchio Happy Egg Company, che invece utilizza solo uova da galline allevate all’aperto. 

 

Il tutto in un contesto di palese ambiguità, perché – come evidenzia la campagna portata avanti anche da The Humane League UK – se da un lato Noble Foods sostiene di avere a cuore le sue “ragazze” (come definisce le galline allevate per il marchio Happy Eggs), dall’altro lato si “dimentica” di raccontare come costringe quasi cinque milioni di galline a soffrire e morire in gabbia per produrre uova per il suo marchio Big & Fresh.

 

 

A seguito di tutto quello che abbiamo scoperto, abbiamo deciso di depositare i nostri filmati, fotografie e prove scritte al Dorset Trading Standards, l’ente locale che ha il compito di far rispettare le norme per il benessere animale, e al British Egg Industry Council, che è l’organo preposto alla vigilanza delle norme a livello nazionale. Entrambi hanno risposto che stanno indagando per verificare le condizioni reali dell’allevamento. 

 

La situazione delle galline inglesi però non è la sola. Anche in Italia le galline ovaiole sono costrette a vivere in condizioni oscene e – spesso – a morire di stenti in gabbia. 

 

Ovviamente la soluzione migliore è tenere fuori le uova dai nostri piatti, ma non è l’unica. 

 

Grazie al nostro lavoro e a quello di tante altre organizzazioni, molte aziende europee e italiane stanno decidendo di cessare la vendita di uova provenienti da galline allevate in gabbia. 

 


Tuttavia, c’è ancora tanta strada da fare.

Firma la nostra petizione per aiutarci a mettere fine a tutto questo!

 


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