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In Europa è boom delle alternative alla carne


Negli ultimi quattro anni si è finalmente registrato il boom che tutti aspettavamo: le alternative vegetali alla carne sono cresciute del 451 per cento in tutta Europa, Italia compresa

La notizia arriva dal team di PortugalFoods, ente portoghese composto da associazioni di categoria e istituti di ricerca scientifica e tecnologica, che ha realizzato una ricerca in collaborazione con gli scienziati dell’Università Cattolica del Portogallo (UCP) e del progetto europeo TRUE.

Secondo gli studiosi che hanno realizzato il report, tra i fattori principali che hanno portato a questo incremento ci sono l’aumento della tendenza ad adottare un’alimentazione vegana e a ricercare uno stile di vita più salutare

E infatti i numeri sono impressionanti

A livello globale, dal 2013 al 2017 sono stati lanciati 27,058 nuovi prodotti composti di legumi come fagioli, soia e lupini. Il tasso di crescita più alto si è registrato nel mercato europeo, con il 39 per cento in più di prodotti a base di proteine vegetali. I mercati più attivi sono quelli del Regno Unito (19 per cento), seguito da Francia (14 per cento) e Germania (13 per cento). 

Questo lasso temporale è stato selezionato dagli studiosi per valutare l’impatto dell’“Anno internazionale dei legumi”, istituito nel 2016 dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO). L’obiettivo di questa iniziativa era quello di aumentare la sensibilizzazione sui benefici che i legumi possono portare alla salute, allo sviluppo sostenibile e alla sicurezza alimentare. Ed è stata proprio la preoccupazione dei consumatori per l’ambiente e per un’alimentazione più sana che ha spinto l’industria alimentare ad aumentare la produzione di proteine vegetali

«Le sottocategorie di prodotto che hanno avuto il maggior incremento sono i sostituti della carne, con un tasso di crescita incredibile del 451%, la pasta, con un aumento del 295% e i panini a base di fagioli, con un incremento del 128%», ha spiega Carla Teixeira, ricercatrice a capo del progetto.  

«È chiaro che l’industria alimentare europea ha aumentato la quantità e il genere di prodotti a base di legumi, un elemento che ci fa pensare che l’Anno Internazionale dei Legumi sia stato un successo e che abbia reso questo alimento più accessibile sotto tutti i punti di vista ai consumatori europei», ha aggiunto Ana Gomes, ricercatrice dell’UCP. 

«Questo studio contiene molte informazioni utili per il progetto europeo TRUE, che punta ad aumentare il consumo dei legumi in Europa attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti basati sui legumi. A questo punto abbiamo finalmente costruito una buona base per crescere nei prossimi quattro anni», conclude Marta Vasconcelos, un’altra ricercatrice di UCP che ha lavorato al progetto. 
 

 

 

 


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