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L’Efficacia delle Organizzazioni Animaliste: Come Aiutare a Risolvere Vari Problemi Globali in Una Volta Sola


Le nostre risorse sono limitate. Pertanto gli sforzi volti a migliorare il mondo necessitano di strategia e priorità: quale causa conviene quindi sostenere con la mia donazione?

Spesso le persone tendono a scegliere la causa da finanziare in accordo con la propria sensibilità o a ciò che considerano in quel momento come il bisogno più impellente. Ma purtroppo spesso questo contributo non ottiene i risultati sperati. In questo articolo spiegheremo perché le donazioni alle Associazioni Animaliste, pur non sembrando di importanza primaria, possono produrre risultati globali efficienti.

Se vogliamo che le nostre risorse e donazioni, producano risultati importanti, non dobbiamo seguire ciò che ci indicano le nostre emozioni ma dobbiamo porci delle domande:

1. Quali sono i più grandi problemi globali che possiamo ragionevolmente risolvere?

2. C’è la possibilità di risolverne più di uno nello stesso tempo?

3. Questi problemi sono trascurati rispetto ad altri?

L’importanza delle domande 1) e 2) è ovvia. Per quanto riguarda il punto 3) trascurare alcune problematiche è pericoloso perché le risorse del mondo non sono infinite e non risolverle potrebbe rivelarsi fatale.

Se un numero già grande di persone impegna le proprie risorse o donazioni verso una causa, è probabile che il vostro aiuto non produca un beneficio importante come potrebbe invece essere per una causa relativamente nuova o meno considerata.

Questa è una lista incompleta dei grandi problemi globali che ci affliggono:

• CAMBIAMENTO CLIMATICO

• FAME NEL MONDO

• SCARSITA’ D’ACQUA

• RISCHIO DI PANDEMIE

• SOFFERENZA ANIMALE

Quello che hanno in comune è che gli allevamenti intensivi, nei quali vengono allevati circa 60 miliardi di animali ogni anno, contribuiscono in maniera significativa alla creazione di questi problemi.

Come dimostrano molti studi scientifici e come confermano le Nazioni Unite, gli allevamenti intensivi producono l’impatto maggiore sul cambiamento climatico causato dall’organizzazione sociale umana e questo potrebbe condurre a grandi sofferenze, caos e guerre per l’accaparramento delle risorse (uno scenario che va tenuto in seria considerazione).

Le ricerche condotte dall’ACE, Animal Charity Evaluators, un ente che valuta l’efficienza delle donazioni verso le Associazioni Animaliste, dimostra che le migliori di queste Associazioni possono effettivamente apportare importanti cambiamenti, anche dal punto di vista climatico.

Gli allevamenti intensivi sprecano un numero considerevole di risorse di cibo: la produzione di 1 kg. di carne richiede più di 10 kg. di soia e cereali che potrebbero essere direttamente messi a disposizione delle popolazioni più disagiate del mondo.

L’enorme richiesta di soia e cereali contribuisce ad alzare i prezzi del cibo in tutto il mondo, cosa che contribuisce a peggiorare ancora le condizioni di vita delle popolazioni più povere.

E ancora, 1 kg. di carne necessita dell’utilizzo di 15.000 litri di acqua (quantità sufficiente per la doccia giornaliera di una persona nell’arco di un intero anno), mentre 1 kg. di cibo vegetale richiede da 10 a 100 volte meno acqua. Inoltre gli allevamenti intensivi sono pericolosi incubatori di virus e batteri e aumentano il rischio di pandemie globali (ne abbiamo avuto un esempio con l’aviaria o la pandemia influenzale suina).

Ultima, ma non meno importante, la grande sofferenza alla quale sono sottoposti gli animali negli allevamenti intensivi. Questi condannano miliardi di esseri senzienti a vivere ogni giorno in maniera dolorosa e miserevole.

La neurobiologia ha confermato che anche gli animali non umani provano emozioni e sofferenza. Alcuni biologi evoluzionisti – tra i quali Richard Dawkins – hanno addirittura ipotizzato che gli animali non umani potrebbero provare maggiore sofferenza degli umani, visto che non hanno un intelligenza che permette loro di sfuggire alle situazioni più dolorose.

Talvolta viene detto che la sofferenza degli animali non è un problema perché questi non sono intelligenti quanto gli animali umani (sì, anche gli umani sono animali, primati per essere precisi). Ma questa obiezione non regge. Alcuni umani, come i bambini molto piccoli o le persone disabili a livello cerebrale, sono meno intelligenti di alcuni animali. Per esempio, i maiali sono in grado di rispondere al loro nome, possono imparare più attività dei cani, comprendono come funziona uno specchio e addirittura riescono a interagire con semplici videogiochi.

Fortunatamente però non riteniamo che essendo alcuni umani meno intelligenti essi possano soffrire di meno o che la loro sofferenza abbia meno importanza. E se rifiutiamo l’ipotesi che la minore intelligenza riduca il diritto di altri a non provare sofferenza, allora non esiste nessuna giustificazione per la sofferenza procurata agli altri animali. Al contrario, il fatto che 60 miliardi di animali stiano soffrendo ogni anno negli allevamenti intensivi è una causa etica di importanza prioritaria.

Provate ad immaginare come possa essere l’esistenza di un animale indifeso, rinchiuso per tutta la vita in una gabbia nella quale non può neanche girare su se stesso, senza mai vedere la luce del giorno. E ora moltiplicate questa condizione per miliardi di volte per comprendere l’immensità della sofferenza che procuriamo agli altri animali.

La cosa straordinaria della causa animale è quindi che questa può aiutare a risolvere tanti problemi in una volta sola.

E’ una causa che in questo momento viene irragionevolmente trascurata e questa è una grande opportunità per ottenere il massimo risultato dalle proprie donazioni. Animal Charity Evaluators ha calcolato che ogni dollaro donato alle associazioni animaliste riesce a salvare fino a tre animali da una vita di sofferenza negli allevamenti intensivi. Anche i benefici per il clima, la fame nel mondo, la scarsità di acqua e il pericolo di pandemie, pur se difficili da quantificare, sono molto significativi.

Data la straordinarietà dell’efficienza delle donazioni alle Associazioni Animaliste un numero sempre maggiore di giocatori di poker ha cominciato a preferirle per le loro donazioni o promozioni e ha aderito al programma Raising for Effective Giving (Raccolta fondi per cause efficienti). Per esempio, Martin Jacobson, ambasciatore di REG, ha donato 125.000 dollari per la causa animale distribuendoli tra le 5 Associazioni Animaliste più efficienti. Dan Smith ha donato 25.000 dollari alla Humane League, considerata una delle Associazioni Animaliste più efficienti. E Dan Colman ha recentemente consigliato a tutti la visione del film “Hearthlings”, un documentario molto forte che espone la grande sofferenza che gli animali sono costretti a subire nelle industrie del cibo, del vestiario o dell’intrattenimento.

Animal Equality tra le Organizzazioni per i Diritti Animali più Efficaci a Livello Internazionale
 

L’analisi di Animal Charity Evaluators dimostra che la nostra efficacia può salvare circa 13.6 animali per ogni euro donato. Ciò significa che donando un euro ad Animal Equality è possibile in prospettiva riuscire a salvare circa 14 animali da una vita di dolore e sfruttamento. È possibile leggere in maniera approfondita l’analisi di Animal Charity Evauluators cliccando QUI.


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